venerdì 22 gennaio 2016

Il Mare Adriatico è inquinato, non in tutti i punti, ma la situazione non è affatto buona!

http://www.comune.potenza-picena.mc.it/comunicati-cms/interventi-per-615-mila-euro-per-la-zona-sud-di-porto-potenza/

Ecco come era stato segnalato il mare nelle Marche nella scorsa stagione estiva (2015) secondo la Goletta Verde: ben 10 punti, su 12 monitorati dai tecnici di Legambiente lungo i 180 Km di costa marchigiana, hanno evidenziato una carica batterica elevata, e per nove il giudizio è di «fortemente inquinato».
È la fotografia scattata da Goletta Verde nella campagna della stagione estiva del 2015 dedicata al monitoraggio e all'informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, che fu presentata al capoluogo di Regione da Giorgio Zampetti, responsabile scientifico di Legambiente e Francesca Pulcini, presidente di Legambiente Marche.

Sono risultati fortemente inquinati i prelievi effettuati alla foce del fiume Tavollo a Gabicce Mare, al confine con il comune di Cattolica in Emilia Romagna; alla foce del fiume Arzilla a Fano; alla foce del canale stazione Torrette di Ancona; alla foce del fiume Musone tra i comuni di Porto Recanati e Numana; alla foce del fosso Asola al confine tra comuni di Potenza Picena e Civitanova Marche; alla foce del torrente Valloscura tra i comuni di Porto San Giorgio e Fermo; alla foce del torrente Tesino a Grottammare; alla foce del torrente Albula a San Benedetto del Tronto. 

Il perdurare di questa situazione se non vengono presi dei seri rimedi potrebbe portare ad un aumento dei casi di gastroenterite che potrebbero colpire molte persone, specialmente i bambini, dopo aver fatto il bagno

Potrebbero inoltre aumentare anche i casi di pruriti e pustole causati sempre dall'acqua marina inquinata. Sono recenti le segnalazioni nella costa Adriatica anche per quanto riguarda l'impetigine un'infezione contagiosa dovuta a germi piogeni che colpisce specialmente i bambini piccoli aggredendo gli strati superficiali della cute, volto e arti.

Secondo le ipotesi dei pediatri la causa potrebbe essere lo stafilococco, molto probabilmente presente nell’acqua del mare ed in parte anche sulla sabbia.

Sono queste le ragioni che, da alcuni anni, spingono l'associazione ambientalista Valorizzazione Area Mare Sud a sensibilizzare le istituzioni comunali locali ad adottare provvedimenti come quello di intervenire, a Potenza Picena, nell'eliminazione dello sversamento del sistema fognario a mare nelle situazioni di “troppo pieno” che avverrebbe sistematicamente durante le violente precipitazioni temporalesche. 

Grazie alle pressioni di V.A.M.S. si è riusciti ad ottenere con la precedente giunta comunale l'approvazione di un importante intervento, da parte della società ASTEA che gestisce la locale rete idrica e lo smaltimento delle acque reflue, finalizzato al rifacimento del tratto fognario a Sud di Porto Potenza Picena che nel contesto presenta molte criticità. 

Quindi oggi, in prossimità della prossima stagione balneare, vogliamo tornare a segnalare questa preoccupante situazione all'attuale Sindaco Dott. Francesco Acquaroli ed alla sua Giunta Comunale affinche attui i provvedimenti già approvati dalla precedente Giunta.

Infatti è dal 2010 che V.A.M.S. esponeva all'ex amministrazione comunale Paolucci la problematica e con caparbietà, appunto, aveva ottenuto l'approvazione ad intervenire nella zona Sud (VEDI LA NOTA DELLA GIUNTA COMUNALE).

Ecco due consigli della dermatologa per cercare di passare la prossima estate indenni o quantomeno di limitare i danni dovuti al possibile contatto del nostro corpo con alcuni agenti inquinanti.

"Le irritazioni cutanee che colpiscono con maggiore frequenza i bambini sono la tigna e l' impetigine, causati quasi sempre dal mix sabbia sporca, caldo e umidità. Mentre il fatto di bere acqua infetta può dare reazioni diverse, come l'orticaria" – spiega May El Hachem, responsabile della Dermatologia pediatrica dell'Ospedale Bambino Gesù -"Fare il bagno in acque inquinate" - continua l'esperta -"invece può provocare soprattutto irritazioni cutanee, arrossamenti, prurito e piccole pustole del tutto simili a mini-punture d'insetto, estremamente pruriginose. La cosa migliore è fare sempre la doccia con acqua pulita dopo il bagno in mare, e successivamente una volta a casa disinfettarsi poi con un detergente e creme emollienti.
Chiaramente bisogna specificare che lavarsi dopo non azzera il rischio di irritazioni e infezioni. Quando i sintomi si sono già manifestati e non si passano da soli entro 24 ore, è utile consultare il pediatra". 
Sensibilizzare i nostri bambini a non immettere nella bocca l'acqua marina perché, come già abbiamo ribadito, potrebbe essere contaminata da batteri nocivi.


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