Ecco come era stato segnalato il mare nelle Marche nella scorsa stagione estiva (2015) secondo la Goletta Verde: ben 10 punti, su 12 monitorati dai tecnici di Legambiente lungo i 180 Km di costa marchigiana, hanno evidenziato una carica batterica elevata, e per nove il giudizio è di «fortemente inquinato».
Sono risultati fortemente inquinati i
prelievi effettuati alla foce del fiume Tavollo a Gabicce Mare, al
confine con il comune di Cattolica in Emilia Romagna; alla foce del
fiume Arzilla a Fano; alla foce del canale stazione Torrette di
Ancona; alla foce del fiume Musone tra i comuni di Porto Recanati e
Numana; alla foce del fosso Asola al confine tra comuni di Potenza
Picena e Civitanova Marche; alla foce del torrente Valloscura tra
i comuni di Porto San Giorgio e Fermo; alla foce del torrente Tesino
a Grottammare; alla foce del torrente Albula a San Benedetto del
Tronto.
Il perdurare
di questa situazione se non vengono presi dei seri rimedi potrebbe
portare ad un aumento dei
casi di gastroenterite che potrebbero
colpire molte persone, specialmente i bambini, dopo aver fatto il
bagno.
Potrebbero inoltre aumentare anche i
casi di pruriti e pustole causati sempre dall'acqua marina
inquinata. Sono recenti le segnalazioni nella costa Adriatica
anche per quanto riguarda l'impetigine un'infezione contagiosa dovuta
a germi piogeni che colpisce specialmente i bambini piccoli
aggredendo gli strati superficiali della cute, volto e arti.
Secondo le ipotesi dei pediatri la
causa potrebbe essere lo
stafilococco, molto probabilmente presente nell’acqua del mare ed
in parte anche sulla sabbia.
Sono
queste le ragioni che, da alcuni anni, spingono l'associazione
ambientalista Valorizzazione Area Mare Sud a sensibilizzare le
istituzioni comunali locali ad adottare provvedimenti come quello di
intervenire, a Potenza Picena, nell'eliminazione dello sversamento
del sistema fognario a mare nelle situazioni di “troppo pieno”
che
avverrebbe sistematicamente durante le violente precipitazioni
temporalesche.
Grazie alle pressioni di V.A.M.S. si è riusciti ad
ottenere con la precedente giunta comunale l'approvazione di un importante intervento, da parte della società ASTEA che gestisce la
locale rete idrica e lo smaltimento delle acque reflue, finalizzato al
rifacimento del tratto fognario a Sud di Porto Potenza Picena che nel
contesto presenta molte criticità.
Quindi oggi, in prossimità
della prossima stagione balneare, vogliamo tornare a segnalare questa
preoccupante situazione all'attuale Sindaco Dott. Francesco Acquaroli
ed alla sua Giunta Comunale affinche attui i provvedimenti già approvati dalla precedente Giunta.
Infatti è dal
2010 che V.A.M.S. esponeva all'ex amministrazione comunale Paolucci la
problematica e con caparbietà, appunto, aveva ottenuto l'approvazione ad
intervenire nella zona Sud (VEDI LA NOTA DELLA GIUNTA COMUNALE).
Ecco due consigli della dermatologa per cercare di passare la prossima estate indenni o quantomeno di limitare i danni dovuti al possibile contatto del nostro corpo con alcuni agenti inquinanti.
"Le irritazioni cutanee che colpiscono con maggiore frequenza i bambini sono la tigna e l' impetigine, causati quasi sempre dal mix sabbia sporca, caldo e umidità. Mentre il fatto di bere acqua infetta può dare reazioni diverse, come l'orticaria" – spiega May El Hachem, responsabile della Dermatologia pediatrica dell'Ospedale Bambino Gesù -"Fare il bagno in acque inquinate" - continua l'esperta -"invece può provocare soprattutto irritazioni cutanee, arrossamenti, prurito e piccole pustole del tutto simili a mini-punture d'insetto, estremamente pruriginose. La cosa migliore è fare sempre la doccia con acqua pulita dopo il bagno in mare, e successivamente una volta a casa disinfettarsi poi con un detergente e creme emollienti.
Ecco due consigli della dermatologa per cercare di passare la prossima estate indenni o quantomeno di limitare i danni dovuti al possibile contatto del nostro corpo con alcuni agenti inquinanti.
"Le irritazioni cutanee che colpiscono con maggiore frequenza i bambini sono la tigna e l' impetigine, causati quasi sempre dal mix sabbia sporca, caldo e umidità. Mentre il fatto di bere acqua infetta può dare reazioni diverse, come l'orticaria" – spiega May El Hachem, responsabile della Dermatologia pediatrica dell'Ospedale Bambino Gesù -"Fare il bagno in acque inquinate" - continua l'esperta -"invece può provocare soprattutto irritazioni cutanee, arrossamenti, prurito e piccole pustole del tutto simili a mini-punture d'insetto, estremamente pruriginose. La cosa migliore è fare sempre la doccia con acqua pulita dopo il bagno in mare, e successivamente una volta a casa disinfettarsi poi con un detergente e creme emollienti.
Chiaramente bisogna specificare che lavarsi dopo non azzera il rischio di irritazioni e infezioni. Quando i sintomi si sono già manifestati e non si passano da soli entro 24 ore, è utile consultare il pediatra".
Sensibilizzare i nostri bambini a non immettere nella bocca l'acqua marina perché, come già abbiamo ribadito, potrebbe essere contaminata da batteri nocivi.
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