venerdì 27 novembre 2015

L'EROSIONE DELLA COSTA ADRIATICA NELLE MARCHE, IN PARTICOLARE DELLA COSTA MACERATESE

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Per erosione si intende l’insieme delle azioni naturali che portano alla disgregazione e alla demolizione della superficie terrestre. L'erosione marina, o abrasione, è l'asportazione superficiale di materiale ottenuta con azione di attrito da parte del mare. La spiaggia, che separa la terra dal mare, ha quindi un equilibrio dinamico molto precario, mantenerlo bilanciato dipende dall'erosione e dal deposito.
 Quando questo equilibrio si rompe può accadere che il mare posa maggiore quantità di materiale, e la spiaggia avanza; oppure che il mare asporta maggiore quantità di materiale rispetto al deposito e allora si verifica l'erosione costiera. Le cause dell'erosione dipendono dalla subsidenza, cioè il lento movimento di abbassamento della crosta terrestre che è attribuito al peso dei sedimenti che si accumulano, nonostante sia un fenomeno naturale negli ultimi 40 anni si è reso considerevole, a causa anche probabilmente dell'estrazione dell'acqua dalle falde acquifere e dall'estrazione del metano da giacimenti ubicati in prossimità della costa. 

Altre cause dell'erosione dipendono dalle opere costruite a mare, come le scogliere frangiflutti sia che esse siano parallele emerse, sommerse o radenti, dalla costruzione o prolungamento di moli portuali che influiscono sull'equilibrio della spiaggia, andando ad ostacolare il normale flusso delle correnti marine. Ancora l'urbanizzazione della costa con strutture turistico-balneari, palazzi spesso a ridosso dell'arenile, ha causato un’alterazione dell'equilibrio costiero. 

La costa adriatica però da nord a sud è fonte di guadagno per via delle molteplici strutture turistico-ricettive che sono state realizzate nel corso degli anni e quindi si ha bisogno di adottare delle adeguate misure di intervento per contrastare il fenomeno erosivo al fine di tutelare le infrastrutture e per continuare a garantire le attività produttive con i posti di lavoro. 

La regione Marche comprende 23 Comuni e 4 province, si estende per 172 km di costa e da Fano a San Benedetto è interessata dall’erosione costiera, dalle alluvioni fluviali, dalle frane e dal rischio sismico. La situazione di preoccupazione più importante in riguardo alla stabilità dell’economia sul turismo è l’erosione della costa. Dalla regione ancora non arrivano risposte concrete per interventi risolutivi, eppure in questi anni qualche lavoro è stato eseguito ma sempre in modo parziale e in alcuni casi realizzato male, lo dimostrano le realtà di ogni mareggiata in maniera inequivocabile, e non si può attribuire la responsabilità solo all’eccezionalità dell’evento perché ogni anno questi fatti si ripetono costantemente.


Nello specifico la costa della provincia di Macerata, soprattutto per il tratto tra Porto Recanati e Porto Potenza, sembra dimenticata. Il fenomeno dell'erosione delle coste è purtroppo ben presente, soprattutto durante le mareggiate dei mesi invernali, e persiste nonostante i numerosi tentativi di protezione della costa con scogliere, pennelli o ripascimenti.
Tutto quel tratto di litorale non dotato di scogliere ha subito anche recentemente gravi danni alle strutture balneari, ai ristoranti, alle civili abitazioni e addirittura allagando infrastrutture di collegamento rendendole inutilizzabili.
Negli ultimi tempi pure in piena estate ci sono mareggiate che devastano gli edifici residenziali e chalet, oltre ai danni provocati dal mare gli operatori turistici devono considerare anche la perdita dei possibili guadagni per ripristinare il tutto il prima possibile. Il tutto sembra essere un controsenso se si pensa a quanto viene investito in migliaia di euro per la promozione turistica del territorio marchigiano, dove si è addirittura pensato di coinvolgere testimonial del rango di Dustin Hoffman, per attrarre un maggior flusso di utenti tra cui anche quelli oltreoceano. A ciò è importante aggiungere la necessità di tutelare dall’invasione dell’acqua salata la particolare flora presente lungo la costa necessaria a garantire l’equilibrio delle biodiversità. In pochi sanno che la costa sud di Porto Potenza Picena vanta la presenza vegetativa della specie di eringio marino (Eryngium maritimum). 
L'eringio marino è una pianta della famiglia delle Apiaceae (o Umbelliferae) diffusa sulle coste sabbiose del Mediterraneo e dell' Atlantico Orientale. Ai tempi di Elisabetta I di Inghilterra le radici candite di questa pianta venivano vendute come dolci chiamati eringoes, si riteneva avessero proprietà afrodisiache, e proprio in questo senso vengono citati nella commedia LE ALLEGRE COMARI di Shakespeare. 
È una specie pioniera delle dune, che grazie al suo esteso apparato radicale riesce a bloccare il movimento della sabbia, stabilizzandola, facilitando così lo sviluppo della vegetazione colonizzatrice. Si sta estinguendo a causa dell’avanzamento del mare a ridosso delle spiagge per causa dei dissesti idrogeologici dovuti all’erosione e all’invasione delle acque marine durante le sempre più frequenti mareggiate.
A tal proposito verrebbe da chiedere alle istituzioni competenti perché attendere l’estinzione di queste peculiarità invece di tutelarle con efficaci soluzioni finché si è in tempo? Compromettere l’equilibrio del nostro ecosistema con la perdita delle biodiversità lungo il litorale marino ha un valore economico inferiore rispetto a quanto si potrebbe investire per tutelarlo? Se l’aspetto economico dovesse avere prevalenza sulla tutela della sopravvivenza di flora e fauna il rischio che si corre di qui a poco è quello di vedere impoverire l’ambiente in cui viviamo a discapito della qualità della vita umana.
 
ATTIVITA' TURISTICA E ASPETTI ECONOMICI DEL
QUARTIERE TURISTICO RICETTIVO
ZONA SUD DI PORTO POTENZA PICENA
In questo periodo di congiunture economiche che hanno portato alla crisi e, in alcuni casi, alla chiusura di settori industriali, pare che quello turistico sia ancora il volano trainante che risente meno di tutti la difficoltà odierna e continua ancora a portare ricchezza in questo comune.
Noi dell'Associazione Valorizzazione Area Mare Sud di Porto Potenza Picena riteniamo che sia fondamentale tutelare e proteggere, oltre agli insediamenti di edilizia urbana, anche quelle aree produttive che oggi risultano più fiorenti di altre e che garantiscono un buon livello di occupazione della forza lavoro.
Oggi molte di queste attività turistico-ricettive di questa zona sud vengono messe a forte rischio a causa dell'erosione che le mareggiate provocano sulle spiagge demaniali date in concessione agli operatori del settore.
Per rendere un idea di quanto importante sia questo valore economico per il nostro territorio vogliamo illustrare di seguito alcuni calcoli per stabilire in modo approssimato l'ammontare del fatturato stagionale (del periodo estivo) che la sola Via A. Gramsci riesce a produrre a beneficio di tutta la collettività Porto-Potentina:
L’area a sud, secondo il nostro calcolo riferito volutamente a Via Granisci e dintorni, offre nella stagione estiva oltre 300 alloggi o appartamenti da affittare, dei quali, 180 sono a disposizione nel condominio Lido Bello. Se consideriamo una media di 4 persone per appartamento significano 1.200 presenze giornaliere di turisti distribuiti durante l'intera stagione che va da Maggio a Settembre. Con una spesa media giornaliera pro-capite di 20,00 €uro finalizzata a pagare gli acquisti dei servizi, le spese alimentari, il lettino da spiaggia con ombrellone ecc., gli ospiti lasciano nella zona 24.000,00 €uro al giorno, che diventano in un mese 720.000,00 €uro, considerando nell'intera stagione 4 mesi pieni, ecco che si arriva alla consistente somma totale di 2.880.000,00uro (Duemilioniottocentoottantottomila) spesi sul nostro territorio. 
In questo calcolo si può notare che non sono state considerate le spese per gli affitti degli appartamenti e quant'altro per cui la cifra pro-capite di spesa risulta veramente bassa rispetto a quanto in realtà potrebbero potenzialmente spendere i tanti visitatori di questa località balneare.


In un ottica di politica economica a lungo termine, queste cifre, valgono sicuramente una maggiore attenzione da parte delle istituzioni della necessità di intervenire per la tutela del litorale marino.


Foto mareggiata del 27 Novembre 2015:






















08.02.2012 08.02.2012 08.02.2012




08.02.2012
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Pubblicato da VAMS
















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