Nel nostro Paese il limite di esposizione previsto dal DPCM 199/2003 per i campi ad alta frequenza è compreso fra 20 V/m e 60 V/m a seconda della frequenza stessa.
Il valore di attenzione e l’obiettivo di qualità sono invece di soli 6 V/m, valori molto più bassi di quelli previsti in altre nazioni.
Nel caso specifico delle onde elettromagnetiche non ionizzanti, emesse ad
esempio da antenne radio-televisive o da antenne di stazioni radio
base di operatori telefonici, il valore di attenzione, pari a 6 V/m, è
notevolmente più basso rispetto ad altri paesi europei.
"...L’ARPA è anche responsabile della autorizzazione riguardo l‘installazione e la modifica degli impianti..." |
Ad ulteriore garanzia dei cittadini, l’Agenzia Regionale Protezione Ambiente (ARPA)
coordina campagne di misura di elettrosmog a campione in diverse
località italiane o su richiesta delle autorità locali o della
popolazione.
L’ARPA è anche responsabile della autorizzazione riguardo l‘installazione e la modifica degli impianti Radio-TV-Cellulari in coerenza con gli attuali standard di campo elettromagnetico previsto.
Un ulteriore stimolo alla ricerca ed al controllo dell’elettrosmog è costituito dalla Fondazione Ugo Bordoni che
promuove da diversi anni delle misure di fondo elettromagnetico presso
impianti televisivi e di operatori mobili in tutto il territorio
italiano, pubblicando in chiaro i risultati sulle misure rilevate in un
database pubblico.
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