Con la prima mareggiata di questa stagione invernale si sta verificando un’evidente accelerazione dell'erosione costiera, come a dar ragione alle ipotesi che questa associazione formulò nel periodo in cui si volevano avviare i lavori di riallineamento delle vecchie scogliere.
Ovvio che ancora oggi le cose non sono
cambiate, infatti, abbiamo potuto assistere ad un’opera infrastrutturale
in mare, finanziata ed approvata come intervento di opera pubblica a
difesa della costa in un tratto in cui il litorale risultava già
protetto da scogliere, senza dare priorità a quella parte di litorale
che, a causa delle ripetute mareggiate, si vede erodere anno dopo anno
la costa. Oggi, con molta più violenza rispetto a qualche anno fa, la
spiaggia, che rappresenta il limite di sicurezza tra mare e strutture
abitative, viene portata via dalla forza del mare che, con molta
probabilità, conseguentemente a questa opera, causa un accelerazione
dell’attività erosiva (Vedesi danni al Belvedere e grave riduzione della
linea di costa e l'incessante riduzione dell'altezza della battigia
avvenuti già dalla scorsa stagione invernale).
L'opera pubblica
realizzata vede allineati e rinfoltiti i frangiflutti già esistenti
nella zona centrale di Porto Potenza e lascia nel totale disinteresse la
parte sud, che va dal così detto Bel Vedere fino alla foce del fiume
Asola. E' necessario che i cittadini acquisiscano la consapevolezza che
non bastano le parole di circostanza di un'amministrazione comunale che
annuncia richiesta di stati di calamità, di ipotetici risarcimenti danni
dovuti allo stato di emergenza ma che fino ad oggi non hanno rimborsato
di un centesimo di euro ai danneggiati.E' necessario unirsi e, per chi volesse lasciare da parte i personalismi, tramite questa associazione avviare dei procedimenti finalizzati a dimostrare l'eventuale incuranza o negligenza degli organi istituzionali a questo annoso problema, per poter intentare una rivendicazione risarcitoria per colpa agli organi competenti. Non possiamo pensare che altri risolvano i nostri problemi se noi stessi in prima persona non rivendichiamo e non ci preoccupiamo della tutela dei nostri diritti pensando che qualcun altro se ne occupi per noi o che ce li risolva per grazia ricevuta.
E' a diposizione, per quanti vorranno avere consulenze su come intervenire, l'ufficio di consulenza legale A.L.A.F.
Per tutti i soci V.A.M.S. e per gli
operatori del settore balneare il servizio di consulenza è gratuito ed
accessibile anche on-line attraverso la pagina web: www.alaf.it
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