Il giorno 8 Ottobre 2011 si tenuto a Porto Potenza Picena (MC), presso la Cantina Casalis-Douhet , l’incontro scientifico e culturale VENE E VINI, organizzato da V.A.M.S. e la collaborazione della Sezione Marche della S.I.F. (Società Italiana di Flebologia - http://www.societaitalianaflebologia.it ).
Si
può affermare che Vene e Vini parte da un idea del Presidente della
S.I.F. Antonio Tori ed è un’iniziativa nata per opera del Socio S.I.F.
Roberto Moretti, produttore di vino in Toscana, che ha organizzato, l’11
dicembre 2010 a Monopoli Val d’Arno, un Convegno dal titolo: “Terapie
flebologiche: altri punti di vista” abbinando alla riunione scientifica
un momento culturale sull’argomento vino. L’iniziativa ha avuto grande
successo e il Consiglio Direttivo ha deciso di riproporre questa
iniziativa in altre Regioni in collaborazione con le Aziende
vitivinicole locali.
Per un giorno, la nostra collina di Montecoriolano ha visti riuniti da tutta italia diverse decine dei migliori Dottori e Docenti in Medicina specialisti in Flebologia di fama internazionale e resterà impresso nel ricordo di tutti la bellezza del verde paesaggio che si affaccia sul mare Adriatico e la bontà dei suoi prodotti vitivinicoli.
Questo mirabile evento ha conseguito un grosso successo in ambito nazionale tanto che sarà considerato modello pilota da ripetere in altre Regioni d'Italia.
In questa occasione è doveroso fare un ringraziamento particolare all'Istituto Statale Professionale Alberghiero "TARANTELLI" di Sant'Elpidio a Mare, al Preside Prof. Antonio Iandirio, al V. Preside Prof. Leonardo Melatini, al Prof. Stefano Isidori, al Prof. Pierpaolo Piermarini che insieme agli Allievi
del loro corso di studi si sono messi a nostra disposizione per la cura
del Ricevimento degli ospiti, alla preparazione e l'organizzazione del
Buffet servito nel corso dell'evento insieme alla degustazione dei Vini
gentilmente offerti della cantina Casalis-Douhet.
Il vino
è prodotto in tutte le regioni italiane, è esportato in tutto il mondo e
l’industria vitivinicola italiana ha raggiunto una tale perfezione
nella produzione, la lavorazione delle uve e la lavorazione e la
stagionatura del prodotto da superare, nelle vendite e le esportazioni, i
tradizionali concorrenti d’oltralpe. Il vino fa parte da sempre
dell’alimentazione dei popoli del bacino del Mediterraneo e ha un ruolo importante nella cosiddetta “Dieta Mediterranea”, come già accennato nell'articolo "Tra scienza e cultura del bere".
Una Società Scientifica ha bisogno anche di momenti culturali per
arricchire le conoscenze dei Soci al di fuori dai confini stretti della
materia specifica. Le conoscenze enologiche che sono
esposte dagli esperti dell’Industria vitivinicola sono importanti non
solo per la crescita culturale personale ma perché il vino rappresenta,
se usato con la debita moderazione, un elemento essenziale della nostra
dieta e fondamentale per i nostri pazienti sia per l’effetto
vasodilatativo ma soprattutto per la ricca presenza di sostanze
antiossidanti, essenziali per una dieta corretta.
Nella Società moderna la cultura del vino
e la conoscenza delle varie qualità di prodotto si stanno diffondendo
nei giovani e il fenomeno è evidente osservando, al Supermercato, con
quale cura molti giovani cercano la bottiglia adatta alla loro serata.
Di contro la paura dell’alcolismo, realtà evidente anche se circoscritta
nel nostro paese, e delle sue conseguenze spinge oggi molti giovani ad
essere astemi mentre altri, in momenti trasgressivi si abbandonano
all’uso di superalcolici e di birra. Il medico che sa
della natura e dell’anima vera del buon vino potrà consigliare meglio i
sui pazienti nell’uso salutare e controllato di questo prezioso
alimento. Nel 1992 Renaud e De Lorgeril, in una loro
ricerca volta a valutare l’incidenza delle malattie cardiovascolari,
compararono la mortalità dovuta a malattia coronarica all’assunzione di
grassi animali nella dieta in alcuni Paesi con consumo alto e omogeneo
di tali alimenti. I risultati furono omogenei: tanto maggiore era il
consumo medio giornaliero di grassi animali tanto più
elevata era la mortalità. Questa evidenza presente in tutti i paesi
esaminati, con medesimo tipo di alimentazione, non era presente nel
campione francese (raccolto tra le città di Lille, Strasburgo e Tolosa).
Questo “paradosso francese”, inspiegabile, fu alla fine attribuito
all’unica variante vera presente nella dieta francese: l’utilizzo
sistematico di vino.
Più che all’alcool
contenuto nel vino, che a piccole dosi ha un effetto benefico, i
risultati del test sono stati attribuiti ad altri prodotti presenti in
particolar modo nei vini rossi: i composti
polifenolici, tra cui alcuni acidi fenolici, le antocianine
(responsabili delle varie tonalità di colore del vino), i flavonoli, le
catechine, le procianidine, i tannini, il resveratrolo Il resveratrolo
(3,5,4'-triidrossistilbene) (scoperto da Siemane Creasy –Cornell
University, Ithaca, NY, Usa 1992) insieme con altri stilbeni
(piceatannolo, Pterostilbene, epsilon-viniferine e piceide),
appartenenti alla famiglia dei polifenoli sono presenti negli acini
d’uva, nel vino e in alcune bacche e semi oleosi. Il resveratrolo
è l’elemento che più attira oggi l’interesse dei ricercatori per la sua
azione sull’invecchiamento tissutale e le sue potenzialità nel
trattamento di diverse patologie. Il resveratrolo è presente in quantità
diversa nelle uve e nei vari vini. E’contenuto nella buccia dell’uva e
viene prodotto per proteggere l’uva da agenti batterici e fungini. Il
suo contenuto nell’uva è quindi condizionato da molti fattori quali: la
varietà d’uva, la posizione e tipo di terreno, le condizioni climatiche
dell’annata, il tipo di concimazione, l’altitudine (concentrazioni
maggiori a quote più alte forse come difesa dai raggi ultravioletti,
nessuna differenza a differenti latitudini). La concentrazione nel vino
rosso è maggiore rispetto al bianco per il diverso tipo di
vinificazione; durante la lavorazione delle uve rosse il tempo di
contatto mosto-bucce con macerazione e fermentazione delle bucce è
maggiore di quello delle uve bianche il cui mosto rimane pochissimo a
contatto con le bucce. Il resveratrolo, come gli altri polifenoli, è un antiossidante
e agisce contro i radicali liberi determinando un aumento delle HDL
(colesterolo buono) a scapito delle LDL (colesterolo cattivo) per questo
lo si considera sostanza importante per l’azione antinvecchiamento e
per la riduzione del rischio cardiovascolare.
Queste proprietà
sono state studiate in vitro e non in vivo e qualcuno sostiene che ai
lumi di quanto conosciamo oggi e delle ricerche fin ad oggi fatte la
concentrazione nel sangue di resveratrolo, per aver influenza
metabolica, dovrebbe essere molto alto e quindi molto elevata dovrebbe
essere la quantità di uva rossa e di vino da assumere giornalmente.
Forse ci sono altri meccanismi e altri mediatori che oggi non conosciamo
e che permettono l’azione metabolica anche a quantità limitate di
prodotto. Altro effetto evidenziato nel resveratrolo è quello antinfiammatorio
per le possibilità di inibire alcune reazioni come la ciclo-ossigenesi
come gli altri antinfiammatori. Anche questo effetto è stato riscontrato
in vitro come pure quello di stimolare l’attivazione dei globuli bianchi
(risposta immunitaria) e l’inibizione della loro produzione di proteine
infiammatorie. Altri studi sempre in vitro hanno dimostrato la
possibilità del resveratrolo di proteggerci dai virus influenzali per le
caratteristiche di impedire la possibilità del virus di replicarsi
all’interno delle cellule. E’ sta evidenziato inoltre un effetto
protettivo sul sistema nervoso determinato dalle possibilità di
stimolare la chinasi AMPK nei neuroni e ristabilire l’energia necessaria
nelle cellule per sopravvivere e combattere l’invecchiamento.
Tutte queste le proprietà e le potenzialità del prodotto sono state evidenziate con sperimentazioni essenzialmente
in vitro ed hanno aperto un ampio spazio alla ricerca e alla
sperimentazione clinica in vari settori della medicina e moltissime sono
le evidenze che costantemente vengono pubblicate. Da buongustai
speriamo che queste proprietà del vino siano vere e sogniamo che un buon
bicchiere di vino ci faccia vivere come Noè, che il vino amava, e che
morì a 950 anni.
Ideatore e
organizzatore del convegno culturale e scientifico "Vene e Vini,
l'associazione "Valorizzazne Area Mare Sud" con il Presidente Stefano
Costantini, il Prof. Roberto Bisacci, il Prof. Daniele Travaglini.
Per la
protezione del diritto d'autore e di altri diritti connessi al suo
esercizio, ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, e successive
modifiche, sono riservati tutti i diritti e fatto divieto di
estrapolazione o pubblicazione anche parziale di tutti i contenuti
pubblicati nel presente sito fatta salva la preventiva autorizzazione
scritta del rappresentate legale dell'associazione Valorizzazione Area
Mare Sud.
( www.ambientevams.org )
Nessun commento:
Posta un commento